Il parco


 

Su una superficie totale di 50.400 metri quadrati, con circa 17.000 metri quadrati di prati e 33.000 tra boschi, rocce e vialetti, il bellissimo parco del Castello Gamba di Châtillon, concepito agli inizi del '900, in un progetto organico con la dimora, valorizza il castello stesso e arricchisce dal punto di vista paesaggistico tutta la zona circostante.

Questa amena isola verde è un insieme armonioso di viali, rocce montonate levigate dal ghiacciaio, prati e boschi. È un tipico parco “all’inglese”, caratterizzato da una forte connotazione paesaggistica e naturalistica, che circonda il vecchio maniero e si estende dolcemente verso Nord-Ovest guardando verso la piana di Aosta, mentre verso Sud il versante si fa più impervio e roccioso.

La sua ubicazione, su un promontorio roccioso al centro della Valle d’Aosta, ne ha facilitato l’architettura, ideata dall'architetto paesaggista Giuseppe Roda di Torino, consentendo di arricchirlo di numerosi belvedere e scorci particolari.

Più di centocinquanta alberi vivono nel parco: le prime messe a dimora, tra il 1903 e il 1905, sono state effettuate dallo stesso Roda e dal vivaista torinese Luigi Dominici. Di notevoli dimensioni e particolare pregio sono i faggi, ubicati tra le scuderie e il castello, e i pini austriaci, tra i più vecchi della Valle d’Aosta. Oltre a faggi e pini neri, vi sono poi abeti rossi, pungenti e di douglas, cedri Himalaya, ginkgo biloba, tigli, querce e roverelle, frassini, ippocastani, aceri ricci e di montagna, persino noci e ciliegi.

Ciò che maggiormente contraddistingue il parco, però, sono gli esemplari arborei monumentali in esso presenti (l.r. 21 agosto 1990, n. 50). Prima tra tutti, la maestosa Sequoia gigante della California (Sequoiadendron giganteum), che con i suoi 37 metri di altezza domina tutto il parco. Piantata nel lontano 1905, la Sequoia si è sviluppata molto bene, trovando nel clima ventoso e montano di Châtillon una favorevole collocazione, tanto che il diametro del suo tronco raggiunge i 217 centimetri. Tra le altre piante si segnalano il Cipresso calvo (Taxodium distichum) e lo Spino di Giuda (Gleditsia triacanthos). Tutte le piante monumentali sono identificabili dalle targhe poste nelle vicinanze, contenenti i dati essenziali di riconoscimento. In primavera le passeggiate tra gli alberi sono rese ancor più piacevoli dalle vaste aree a prato che si arricchiscono di bulbose dai fiori sgargianti, soprattutto narcisi e tulipani. Il patrimonio arboreo del parco, la cui gestione è assicurata dall'Assessorato regionale Agricoltura e Ambiente, è monitorato tramite specifiche indagini sulla stabilità.

 

Per saperne di più:

 

IL PARCO IN PRIMAVERA / ESTATE

 

 

IL PARCO IN AUTUNNO / INVERNO

 

 




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